Ecco il testo pronto da copiare e incollare:
Negli ultimi anni, la parola “sostenibilità” è entrata stabilmente nel lessico di imprese, fornitori e clienti. Ma oggi non si tratta più solo di una scelta etica o comunicativa: con l’entrata in vigore della Direttiva Europea 2022/2464/UE (CSRD), la sostenibilità diventa un obbligo rendicontabile, al pari dei bilanci finanziari.
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) impone a un numero crescente di imprese europee di redigere e pubblicare un bilancio di sostenibilità conforme agli standard ESRS (European Sustainability Reporting Standards). Si tratta di un salto di qualità rispetto alla vecchia direttiva NFRD: ora le aziende devono dimostrare con dati oggettivi il loro impatto ambientale, sociale e di governance (ESG).
Molto più di quanto si possa pensare. I lubrificanti, soprattutto quelli impiegati in settori ad alto impatto ambientale (costruzioni, agricoltura, trasporti, energia), rappresentano una voce rilevante nel calcolo dell’impronta ecologica aziendale.
I lubrificanti tradizionali derivati dal petrolio:
Al contrario, i lubrificanti biodegradabili – come quelli della linea Green Oil – sono:
Scegliere lubrificanti biodegradabili può aiutare l’azienda a:
In pratica, non si tratta più solo di “fare green marketing”: l’utilizzo di biolubrificanti può essere riportato nei documenti ufficiali come azione concreta di riduzione dell’impatto ambientale, contribuendo a un miglior rating ESG.
Per le aziende che vogliono anticipare i tempi (o sono già obbligate a conformarsi alla CSRD), è utile iniziare da:
💡 In Green Oil sviluppiamo da anni soluzioni lubrificanti biodegradabili pensate per ridurre l’impatto e aumentare la trasparenza. Se vuoi rendere più solido e credibile il tuo bilancio di sostenibilità, possiamo aiutarti a far parlare anche l’olio.
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