Negli ultimi anni la sostenibilità è passata da valore etico a criterio vincolante nelle politiche di acquisto della Pubblica Amministrazione. Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. 36/2023), l’attenzione ai materiali e ai processi a basso impatto ambientale è diventata un requisito normativo vero e proprio, e non più solo una buona pratica.
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✅ CAM: un obbligo, non un’opzione
Il riferimento principale è costituito dai Criteri Ambientali Minimi (CAM), introdotti in Italia con il Piano d’Azione Nazionale per il Green Public Procurement (PAN GPP), e resi obbligatori dal D.lgs. 50/2016 (il precedente Codice degli Appalti) e confermati integralmente dal D.lgs. 36/2023.
L’articolo 57 del nuovo Codice stabilisce infatti:
“le stazioni appaltanti integrano i requisiti ambientali, sociali e di innovazione tecnologica nei documenti di gara, anche attraverso i criteri ambientali minimi adottati con decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica.”
Questo significa che, per molte categorie merceologiche e servizi, l’applicazione dei CAM è obbligatoria, e non facoltativa.
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🔍 Dove sono richiesti lubrificanti biodegradabili?
All’interno di diversi Decreti Ministeriali CAM, l’uso di lubrificanti biodegradabili è espressamente indicato come criterio tecnico necessario. Ecco alcuni esempi chiave:
• DM 10 marzo 2020 – CAM per la gestione del verde pubblico
Prevede l’uso di lubrificanti biodegradabili per tutte le attrezzature (motoseghe, decespugliatori, tosaerba, ecc.) impiegate nelle attività di manutenzione.
• DM 23 giugno 2022 – CAM per l’edilizia
Promuove l’impiego di mezzi e macchinari che utilizzano fluidi ecocompatibili, inclusi lubrificanti e oli idraulici a basso impatto ambientale, per ridurre il rischio di contaminazione nei cantieri.
• CAM per i servizi energetici per gli edifici (DM 7 marzo 2012 e aggiornamenti)
Nelle sezioni relative alla manutenzione e gestione degli impianti termici, si incoraggia l’utilizzo di materiali e componenti a ridotto impatto ambientale.
Questi CAM hanno valore cogente: il mancato rispetto può determinare l’esclusione dalla gara o una penalizzazione significativa nella valutazione dell’offerta tecnica.
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⚖️ Riferimenti normativi europei
Anche a livello comunitario, l’orientamento è chiaro.
La Direttiva 2009/33/CE (veicoli puliti) e la più recente Direttiva UE 2022/2464 sulla rendicontazione di sostenibilità (CSRD) spingono le imprese a dimostrare un impatto ambientale ridotto nei loro processi e prodotti.
In questo contesto, l’utilizzo di lubrificanti biodegradabili non è solo utile per partecipare a gare pubbliche, ma diventa strategico anche per la compliance ESG (Environmental, Social and Governance).
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🌱 GreenOil: conformità normativa e qualità senza compromessi
I lubrificanti biodegradabili GreenOil sono formulati con basi vegetali ed esteri sintetici ad alto grado di biodegradabilità (oltre il 90% in 28 giorni secondo test OECD 301B) e sono privi di metalli pesanti e sostanze tossiche.
Oltre al rispetto delle normative, offrono prestazioni eccellenti anche in condizioni operative estreme:
• altissima stabilità termica
• resistenza all’ossidazione
• eccezionale protezione antiusura e anticorrosione
• punto di infiammabilità elevato per impieghi in ambienti ad alto rischio
I prodotti GreenOil sono progettati per garantire affidabilità, durata e rendimento, pari – se non superiori – a quelli dei lubrificanti tradizionali di origine minerale.
In particolare, soddisfano i requisiti tecnici richiesti nei CAM per:
• attività di manutenzione del verde
• cantieri edili e infrastrutturali
• impianti idraulici e meccanici in contesti ambientali sensibili
• ambito forestale, agricolo e marino
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✅ Conclusione
Se partecipi a gare pubbliche, o lavori con enti che richiedono la conformità ai CAM, considera che l’utilizzo di lubrificanti biodegradabili non è più un’opzione, ma una condizione per competere.
GreenOil è pronta ad accompagnarti con soluzioni tecniche, certificazioni e schede prodotto aggiornate, per essere già in regola, oggi.
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